Quantcast
Channel: intelligonews » sanzioni
Viewing all articles
Browse latest Browse all 11

Cosa è e a chi serve la “voluntary disclosure” per gli evasori

$
0
0
evasionedi Luca Lippi

Come intende rispondere l’Italia alla minaccia neanche troppo velata di Juncker che si esprime in questi termini: “Senza riforme conseguenze spiacevoli per Italia e Francia”? Probabilmente con la nuova legge sul rientro dei capitali, in buona sostanza una risposta a metà.

Lo scopo di questa norma è di riportare in Italia i capitali trasferiti illegalmente, si chiama “voluntary disclosure”, come dire a un omicida di autodenunciarsi invece di farsi processare. In cambio di cosa? La pena è la medesima.

Vediamo cos’è il “voluntary disclosure”.

Sostanzialmente è una collaborazione volontaria e propone a soggetti di dichiarare attività e beni detenuti all’estero e i relativi redditi, e potere quindi sanare la propria posizione attraverso la fornitura di tutte le informazioni sugli investimenti e sui redditi che servirono per costituire o acquistare le attività e i beni stessi. La posizione sarà sanabile col pagamento delle imposte eventualmente accertate su tali redditi, e delle relative sanzioni, in un’unica soluzione. La “voluntary disclosure” consente esclusivamente di potersi “autodenunciare”, per ottenere una riduzione delle sanzioni (pecuniarie e penali). Non è un condono, come si legge su qualche organo di stampa, non lo è nell’accezione nota fino ad ora. Condono era quello del 2009 quando con appena il 5% si sanava tutta la posizione accertata, inoltre la posizione era “scudata” cioè a dire porre uno scudo contro futuri accertamenti e garantendo l’anonimato nei confronti del fisco.

Qual è la reale utilità di questa legge?

L’unica utilità rilevabile è quella di puro godimento dello Stato che può recuperare gettito perduto negli anni e tappando velocemente voragini nei conti pubblici. Riguardo all’utilità per gli evasori … chiediamo scusa ma non la troviamo. Se mai fossero colti da una folgorazione sulla via di Damasco, probabilmente qualcuno potrebbe decidere di rinnegare le motivazioni che hanno fatto emergere l’esigenza di evadere, ma pretendere di far aderire a una legge che non offre alcuna “motivazione” il potenziale contribuente che ha deciso di vivere illegalmente, è del tutto pretestuosa.

Riportiamo qualche dato per definire la reale portata del fenomeno dell’evasione e valutare l’utilità della “voluntary disclosure”.

Secondo Bankitalia, alla fine del 2009 l’importo dei capitali esteri non dichiarati e riconducibili a soggetti residenti in Italia era “presumibilmente” compreso tra i 124 e i 194 miliardi di euro. Le cifre sono enormi se consideriamo che con lo scudo fiscale del 2009 lo Stato italiano sia riuscito a regolarizzare ben 100 miliardi di euro.

Se lo scudo fiscale ha prodotto risultati così limitati, come può una “voluntary disclosure” qualunque solo ipotizzare di “convincere” gli evasori? A meno che, lo Stato non abbia in mano documenti incontrovertibili per perseguire l’evasore, non esiste un evasore disposto ad autodenunciarsi in tutto il mondo.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 11

Latest Images

Trending Articles